Giorgio Colombo, nato a Torino nel 1934 e laureato in filosofia, ha ricoperto diversi incarichi nell’ambito della promozione della cultura italiana all’estero, operando per conto del Ministero degli Affari Esteri a partire dagli anni ’70. È stato direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Oslo dal 1988 al 1991 e, successivamente, ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki dal 10 gennaio 1994 al 9 gennaio 2000. Nel 1974 ha pubblicato il libro «La scienza infelice. Il museo di antropologia criminale di Cesare Lombroso» (Boringhieri).
Giorgio Colombo ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Oslo dal 1988 al 1991, in una fase di grande vitalità per i rapporti culturali tra Italia e Norvegia. Proveniente da una solida formazione umanistica e da una lunga esperienza nel Ministero degli Affari Esteri, Colombo interpretò il ruolo di direttore come quello di un mediatore culturale attento e curioso, capace di coniugare la promozione della cultura italiana con un sincero interesse per le realtà nordiche.
Durante il suo mandato a Oslo, si impegnò nel consolidare la presenza dell’Italia nel panorama culturale norvegese attraverso conferenze, rassegne cinematografiche e iniziative letterarie, promuovendo un’immagine del Paese fondata sulla sua complessità e non sui luoghi comuni. Lo testimonia, tra l’altro, il suo intervento nel dibattito suscitato dal controverso programma televisivo Ciao, Italia trasmesso dalla NRK nel 1989, in cui difese con equilibrio ma fermezza la dignità culturale italiana contro una rappresentazione eccessivamente stereotipata. In quella occasione, Colombo sottolineò l’importanza di superare cliché folkloristici e di presentare l’Italia come una realtà moderna, plurale e dinamica — un approccio che caratterizzò l’intera sua azione a Oslo.
Dopo l’esperienza norvegese, Colombo proseguì la sua attività diplomatica alla guida dell’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki (1994–2000), dove rafforzò ulteriormente i legami con il mondo accademico e letterario finlandese, estendendo al contempo la sua prospettiva a tutto il Nord Europa.
Al termine della carriera all’estero, ha continuato a coltivare la vocazione di ponte culturale come Direttore scientifico dei Quaderni del Premio Letterario Giuseppe Acerbi, collana dedicata alle letterature straniere contemporanee. In questo nuovo ambito di ricerca e divulgazione, ha dato continuità al dialogo con i Paesi scandinavi curando, tra gli altri, il volume Letteratura norvegese (Quaderno n. 18, 2018, in collaborazione con Simona Cappellari) e la successiva Letteratura danese (Quaderno n. 19, 2019), opere che riflettono la sua lunga esperienza nel Nord e il suo costante interesse per la circolazione delle culture.
📕 Puoi consultare il Quaderno completo dedicato alla Letteratura norvegese a questo link: ACERBI – Letteratura norvegese (2018)