Achille Ribechi

Achille Ribechi

Achille Ribechi (1927–2003) è stato un funzionario e dirigente che ha dedicato gran parte della sua carriera alla promozione culturale italiana nel mondo. Nato a Camerino, dopo la laurea in Giurisprudenza a Roma intraprese nel 1956 il suo percorso al Ministero della Pubblica Istruzione, dove si occupò di cooperazione culturale e scambi internazionali, arrivando nel 1973 a ricoprire il ruolo di Dirigente Superiore.

Grazie alla padronanza di più lingue – francese, inglese e spagnolo – fu assegnato alla Direzione Generale degli Scambi Culturali e, tra il 1965 e il 1970, collaborò con il Consiglio d’Europa, partecipando a programmi dedicati all’istruzione e alla cultura.

Nel 1972 passò al Ministero degli Affari Esteri, iniziando un periodo di servizio all’estero che lo portò in diverse sedi degli Istituti Italiani di Cultura. Lavorò prima a Madrid come addetto, poi a Oslo, dove tra il 1978 e il 1980 fu vicedirettore reggente dell’Istituto e Addetto Culturale presso l’Ambasciata d’Italia. Nel 1981 venne nominato direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, proseguendo il suo impegno nella diffusione della lingua e della cultura italiana.

Per il contributo offerto ai rapporti culturali tra Italia e Norvegia, il 1º luglio 1982 ricevette l’onorificenza dell’Ordine norvegese di Sant’Olav – Cavaliere di I Classe.

Achille Ribechi con Leonardo Di Girolamo e Sergio Scapin
Nella foto: Achille Ribechi nel suo ufficio presso l’Istituto Italiano di Cultura di Oslo a Meltzersgate 5, insieme all’impiegato di concetto Leonardo Di Girolamo e all’addetto Sergio Scapin.
Achille Ribechi con personale IIC
Nella foto del 1980: Achille Ribechi con il personale dell'IIC: Mauro Santelli (Addetto), Sergio Scapin (Addetto), Leonardo Di Girolamo (impiegato di concetto), Gervais St. Mart (impiegato ausiliario), Karin Schanke (impiegata).

Qui sotto la foto della copertina e della pagina interna del Repertorio bibliografico delle opere italiane tradotte in lingua norvegese dal 1946 al 1979, pubblicato nel 1980 dall'Istituto Italiano di Cultura di Oslo.

Nella prefazione al Repertorio bibliografico delle opere italiane tradotte in lingua norvegese dal 1946 al 1979, il direttore Ribechi rivolge un sentito ringraziamento a Cecilie Wiborg Bonafede (1929-2012), primo bibliotecario (universitetsbibliotekar) della Biblioteca Universitaria di Oslo (Universitetsbiblioteket), oggi Biblioteca Nazionale (Nasjonalbiblioteket), per la preziosa collaborazione prestata «alla stesura di questo repertorio». Tale riconoscimento si inserisce in un quadro più ampio di una collaborazione costante e qualificata che Cecilia W. Bonafede ha offerto nel corso degli anni all’Istituto Italiano di Cultura, distinguendosi per competenza e impegno in diverse iniziative culturali.

Già in precedenza, la Bonafede aveva dato un contributo significativo all’attività dell’Istituto Italiano di Cultura, sotto la direzione di Giovanni Gonnet, in occasione della mostra Dante e la Norvegia, allestita presso la Universitetsbiblioteket nel maggio del 1965. In quell’occasione collaborò attivamente con il personale della biblioteca all’organizzazione dell’evento e si distinse per un’iniziativa particolarmente suggestiva: fu infatti sua l’idea di riprodurre fotograficamente una pagina del registro dei prestiti che attestava l’interesse di Edvard Munch per la Divina Commedia, evidenziando così la profondità del legame culturale tra l’artista norvegese e l’opera dantesca.
Fu proprio in seguito all’efficace contributo offerto per quella mostra che, nel settembre del 1966, le venne conferito il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. L’onorificenza le fu consegnata dall’Ambasciatore d’Italia, Adalberto Figarolo di Gropello, come riconoscimento ufficiale del suo impegno nella promozione della cultura italiana in Norvegia.

Negli anni successivi continuò a collaborare con l’Istituto, partecipando anche in prima persona ad attività di carattere divulgativo. Il 10 marzo 1977 tenne infatti per l’Istituto Italiano di Cultura una conferenza dal titolo Den italienske kvinne i dag (La donna italiana oggi) (fonte: Arbeiderbladet, 10.03.1977), in cui affrontò temi legati all’evoluzione della condizione femminile in Italia, contribuendo così a offrire al pubblico norvegese una prospettiva aggiornata e diretta sulla società italiana contemporanea.

Quel ringraziamento di Ribechi, legato al Repertorio delle opere italiane tradotte in norvegese, trova quasi un perfetto contrappunto nel lavoro svolto dalla stessa Bonafede pochi anni prima in direzione opposta: documentare la presenza della letteratura norvegese in Italia. Nel 1974 la Bonafede pubblicò infatti «La Norvegia in Italia – Scelta bibliografica delle traduzioni di opere letterarie di autori norvegesi, storie della letteratura, opere critiche e linguistiche» (estratto da Annali – Studi Nederlandesi – Studi Nordici, Istituto Universitario Orientale di Napoli), un lavoro che rappresenta un ulteriore esempio del suo contributo alla mediazione culturale e alla documentazione bibliografica tra Italia e Norvegia.

Libro Achille Ribechi - Il marchigiano errante

Nel dicembre 2020 è stata pubblicato un volume dedicato alla vita e all'opera di Achile Ribechi:
Achille Ribechi - Il marchigiano errante - a cura di Alberto Sensini e Ferdinando Zucconi Galli Fonseca), pubblicato da Ephemeria nel dicembre 2020 (152 pagine, formato rilegato, ISBN 8887852227). Racconta suoi saggi, articoli e memorie, ed è un volume postumo curato da amici e colleghi marchigiani.