Stavanger Aftenblad - 13 febbraio 1985

Articolo pubblicato su Stavanger Aftenblad il 13 febbraio 1985
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Riassunto

A Stavanger, presso la biblioteca cittadina, è stata inaugurata una mostra dedicata allo scrittore italiano Luigi Pirandello, organizzata in collaborazione con la città di Agrigento, sua città natale, l’Istituto Italiano di Cultura e la Società Dante Alighieri. L’esposizione, già presentata a Bergen e destinata a rimanere un mese a Stavanger, raccoglie fotografie, testi, scenografie di rappresentazioni teatrali e volumi delle opere di Pirandello.

L’apertura ufficiale è stata affidata a Silvana Quadri, professoressa e direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, che ha avuto un ruolo di primo piano nell’iniziativa e nella valorizzazione del progetto culturale italo-norvegese. La sua presenza sottolinea l’impegno istituzionale nel diffondere in Norvegia la conoscenza di Pirandello e più in generale della cultura italiana.

L’articolo ricorda poi che Pirandello (1867–1936), insignito del Nobel per la letteratura nel 1934, ha esercitato una profonda influenza sul teatro europeo, ispirando autori come Beckett, Ionesco e Sartre. La sua vasta produzione comprende poesie, cento novelle, sette romanzi e 44 opere teatrali, sebbene nessuna sia mai stata rappresentata a Stavanger.

Tra i drammi più noti figurano Henrik IV e Sei personaggi in cerca d’autore: il secondo fu messo in scena da Ingmar Bergman al Nationaltheatret di Oslo nel 1967, con Liv Ullmann tra gli interpreti. Questi lavori, come gran parte della sua produzione, ruotano intorno al rapporto ambiguo tra realtà e finzione, coscienza e inconscio, vita e ruolo imposto, incarnando la sua celebre “dichiarazione di poetica” sulla continua illusione con cui gli esseri umani cercano di dare forma alla propria esistenza.

Tidens Krav - 15 febbraio 1986

Articolo pubblicato su Tidens Krav il 15 febbraio 1986
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Riassunto

Il Frei Friteater è pronto con la sua prima rappresentazione, che andrà in scena il 13 marzo al Bjørkestrand ungdomshus. Si tratta di Non tutti i ladri vengono per nuocere di Dario Fo, uno dei drammaturghi contemporanei più importanti a livello internazionale.

La compagnia, composta da sei attori sul palco e una ventina di collaboratori dietro le quinte, lavora a questa produzione da mesi. L’idea di creare un teatro libero a Frei era nata nell’autunno del 1985 su iniziativa di Kjell Erik Holten, con l’intento di offrire al pubblico un’alternativa al teatro tradizionale e all’opera.

Il progetto ha ricevuto appoggio dal comune e da diversi sponsor locali. Un riconoscimento di rilievo è giunto anche dall’Istituto Italiano di Cultura di Oslo: la direttrice, prof.ssa Silvana Quadri, ha inviato un messaggio di auguri e incoraggiamento al gruppo teatrale. Era stata invitata a presenziare alla prima, ma non ha potuto partecipare a causa di impegni di lavoro. Il suo sostegno è stato accolto come un segnale significativo di legittimazione culturale e come incoraggiamento per l’iniziativa, rafforzando il legame con l’Italia, patria di Dario Fo.

Haugesunds Avis - 31 dicembre 1987

Articolo pubblicato su Haugesunds Avis il 31 dicembre 1987
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Riassunto

L’edizione 1988 del Filmfestivalen di Haugesund avrà con ogni probabilità una forte impronta italiana. Martedì la cultural attaché dell’Ambasciata d’Italia a Oslo, Silvana Quadri, si è recata ad Haugesund per discutere i progetti legati alla manifestazione, che sarà dedicata in particolare al cinema europeo, in occasione dell’Anno europeo del cinema.

Dopo un periodo di stasi, il 1987 è stato definito un “anno d’oro” per il cinema italiano, e l’eventuale disponibilità di nuove produzioni permetterà di presentare un programma speciale accanto alla selezione principale del festival. Quadri ha sottolineato che non è ancora possibile dire con certezza quali e quante pellicole saranno pronte per la rassegna, ma ha espresso il desiderio che il festival dia spazio anche a registi giovani e meno conosciuti.

Il direttore culturale Gunnar Johan Løvvik auspica inoltre che l’Italia contribuisca con una mostra sul cinema nazionale, la presenza di un regista di fama e varie iniziative collaterali, capaci di dare un’impronta distintiva alla vita culturale di Haugesund durante la manifestazione.

Osloavisen - 28 marzo 1988

Articolo pubblicato su Osloavisen il 28 marzo 1988
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Riassunto

Italia a Frogner: crescente interesse per la lingua e la cultura italiana a Oslo

L’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, con sede a Frogner, è diventato un punto di riferimento per la diffusione della lingua e della cultura italiana in Norvegia. La direttrice Silvana Quadri sottolinea come negli ultimi anni si registri un interesse sempre maggiore: sempre più persone scelgono di imparare l’italiano e di avvicinarsi alla cultura del Paese, non solo attraverso l’arte, la musica e la letteratura, ma anche in campi come la tecnologia, dove l’Italia vanta eccellenze riconosciute a livello mondiale.

Le limitazioni economiche condizionano però l’attività dell’Istituto, che deve muoversi con risorse ridotte. Nonostante ciò, la biblioteca specializzata resta un centro di consultazione importante e vengono organizzati eventi di rilievo. Tra questi spicca la visita a Oslo del liutaio Claudio Amighetti, che ha mostrato al pubblico come si costruisce un autentico Stradivari, e la possibilità di ascoltare da vicino questi strumenti unici. In collaborazione con istituzioni norvegesi, l’Istituto ha inoltre promosso iniziative come la mostra su Eleonora Duse al Nationaltheatret e una rassegna d’arte italiana alla Kunstnernes Hus.

Secondo Quadri, la missione dell’Istituto è far conoscere al pubblico norvegese la ricchezza della cultura italiana in tutte le sue espressioni, dalla musica classica al teatro, dalle arti figurative alla letteratura. Pur con risorse limitate, la programmazione punta a offrire un’immagine ampia e vitale dell’Italia contemporanea.

A Oslo da quattro anni, Quadri osserva come la capitale norvegese sia diventata sempre più internazionale e accogliente. Pur ricordando con affetto Venezia, la sua città natale, la direttrice afferma con convinzione che anche Oslo è oggi un centro culturale vivace. “E l’Italia – conclude – è presente anche qui”.

Aftenposten - 30 novembre 1988

Articolo pubblicato su Aftenposten il 30 novembre 1988
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Riassunto

Dopo quattro anni in Norvegia, Silvana Quadri cessa dall’incarico a Oslo: riflessioni su Italia e Norvegia

In questo articolo dal titolo ironico “Om sol og spaghetti” (Su sole e spaghetti) si mette in discussione la tendenza della stampa norvegese a ridurre l’Italia a stereotipi come pizza e pasta, ignorando i progressi tecnologici e le reali dinamiche culturali del Paese. A partire da questa osservazione, il pezzo ripercorre l’esperienza di Silvana Quadri, che lascia la direzione dell’Istituto Italiano di Cultura di Oslo per assumere un nuovo incarico a Londra.

Quadri riflette sulle analogie e le differenze tra i due Paesi: entrambi caratterizzati da forti identità regionali e da un marcato senso di appartenenza locale, che in Italia si esprime nelle differenze tra nord e sud e in Norvegia tra le diverse aree geografiche. E se è vero che gli italiani amano ricordare le proprie tradizioni, è altrettanto vero che la conoscenza della cucina italiana e di aspetti della vita culturale si è molto diffusa anche in Norvegia.

L’articolo ricorda come la cultura italiana non sia solo legata al passato: negli ultimi anni si sono affermati nuovi compositori, una vivace scena teatrale e festival che continuano a rinnovare l’offerta culturale. Un altro punto cruciale è quello delle traduzioni: l’Italia vanta una lunga tradizione di traduttori che hanno reso accessibili al pubblico nazionale gli autori stranieri, mentre il percorso inverso resta più limitato, nonostante un crescente interesse verso la letteratura italiana.

Nel bilancio finale, Quadri riconosce che l’esperienza in Norvegia le ha dato contatti preziosi e una conoscenza diretta del pubblico locale. E chiude con una riflessione che va oltre gli stereotipi: impariamo a gioire del fatto che esiste un’Europa comune, in cui sia l’Italia che la Norvegia trovano pienamente il loro posto.