Emilio Canu

Emilio Canu  

Emilio Canu ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Oslo dal 20 agosto 1992 al 31 agosto 1999, guidando l’attività culturale in un periodo di importanti trasformazioni e iniziative di grande rilievo.

Tra gli eventi più significativi del suo mandato si ricorda, nell’autunno del 1992, la Tavola Rotonda dedicata al volume Cose di Cosa Nostra di Giovanni Falcone e Marcelle Padovani, pubblicato in traduzione norvegese subito dopo il tragico attentato al giudice Falcone. All’incontro, cui partecipò la giornalista Padovani, presero parte rappresentanti istituzionali norvegesi, il capo della Polizia Criminale, numerosi giornalisti e la televisione nazionale. L’iniziativa ebbe grande eco, tanto che il telegiornale della NRK dedicò un ampio servizio all’evento.

Durante la sua direzione, l’Istituto affrontò anche il delicato problema della sede. All’inizio del 1992 i vertici dell’ENI furono coinvolti nelle inchieste di Mani Pulite a Milano e l’intera dirigenza della società venne sostituita. La nuova amministrazione decise di procedere rapidamente alla vendita di tutte le proprietà non direttamente collegate alle attività produttive. Tra queste figurava anche la palazzina di Tidemansgate, sede storica dell’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, che fu improvvisamente messa sul mercato. L’Istituto si trovò così senza una sede stabile e fu costretto a trasferirsi temporaneamente presso la Scuola d’Italiano di Silvano Roi in Bygdøy Allé. Nel maggio 1994 l’IIC trovò una sistemazione definitiva nella nuova sede di Oscarsgate 56, che ancora oggi ospita le sue attività. In concomitanza con il trasferimento, l’Istituto ricevette in dono dal Ministero degli Affari Esteri italiano un pianoforte Fazioli, tuttora utilizzato per i concerti e le attività musicali dell’Istituto.

Sotto la direzione di Canu, l’Istituto di Oslo fu anche il primo tra gli Istituti italiani di cultura a dotarsi di un sito web: il progetto, realizzato tra il 1996 e il 1997 in collaborazione con il giovane informatico Luca Passani, appena laureato a Pisa e di passaggio a Oslo, rappresentò un’esperienza pionieristica per l’intera rete degli Istituti di Cultura.

Nel 1998 Canu rappresentò l’Italia alle celebrazioni a Vadsø per il 70º anniversario della spedizione del dirigibile Italia al Polo Nord, in sostituzione dell’Ambasciatore.

Dopo la sua esperienza a Oslo, ha prestato servizio nel 2006 come Addetto presso l’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, allora diretto da Angela Trezza, assumendo la guida dell’Istituto durante l’interregno tra la direzione di Trezza e quella di Clara Bencivenga. Ha concluso il suo incarico il 30 ottobre 2012, data del suo pensionamento.

Articolo Aftenposten 29.09.1992

Traduzione:

Aftenposten, 29 settembre 1992
Dall’Ambasciata a Oslo

L’Italia della fantasia

Esiste una letteratura della fantasia in Italia? È questa la domanda che pone il professor Lorenzo Renzi dell’Università di Padova, che giovedì 1º ottobre, alle 19.30, terrà una conferenza all’Università di Oslo dedicata alla grande grammatica italiana. La lingua italiana continua a suscitare un vivo interesse tra molti cittadini di Oslo, che frequentano con passione i corsi e le iniziative promosse dall’Istituto Italiano di Cultura, ospitato presso l’Ambasciata d’Italia in Tidemandsgate 5. Negli ultimi anni, sotto la guida della professoressa Giovanna Zanin, l’Istituto ha proposto un ricco programma di eventi dedicati alla letteratura, alle arti visive e alla musica. Con il rientro in Italia della direttrice, la direzione è ora affidata al professor Emilio Canu, che raccoglie il testimone con l’intento di rafforzare ulteriormente i legami culturali tra Italia e Norvegia. Il nuovo direttore invita tutti gli amici dell’Italia a contribuire con idee, suggerimenti, apprezzamenti e anche critiche costruttive, perché l’Istituto continui a essere un autentico punto d’incontro per quanti amano la cultura e le arti italiane.

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