Alberta Lai (direttrice ad interim dell’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, 2007)
Una studiosa di filologia classica e una promotrice della cultura italiana nel mondo nordico e transatlantico
Nata a Cagliari e laureata in Lettere Classiche presso l’Università della sua città, Alberta Lai ha conseguito il dottorato di ricerca in filologia greca all’Università di Urbino, perfezionando poi la sua formazione alla Scuola Vaticana di Paleografia, dove ha approfondito la paleografia e la codicologia greca. Ha seguito il Master ITALS dell’Università Ca’ Foscari di Venezia in didattica dell’italiano come lingua straniera, coniugando la solida preparazione umanistica con un interesse per la dimensione linguistica e pedagogica della cultura italiana.
Dopo diversi anni di insegnamento del latino e del greco nei licei classici di Cagliari, e di lingua e letteratura italiana presso le università di Reykjavik e della British Columbia (Vancouver), Lai ha iniziato un percorso nella diplomazia culturale.
La sua esperienza a Oslo rappresenta una tappa significativa di questo itinerario. In qualità di addetto culturale dell’Istituto Italiano di Cultura, contribuì attivamente alla promozione della lingua e della cultura italiana in Norvegia, collaborando con le istituzioni locali e con il vivace ambiente culturale norvegese. Nel 2007, in un momento di transizione tra la direzione di Lidia Ramogida e quella di Sergio Scapin, assunse ad interim la direzione dell’Istituto, garantendo la continuità delle attività e mantenendo vivo il dialogo culturale italo-norvegese.
Da Oslo, Lai proseguì poi la sua carriera nella rete degli Istituti Italiani di Cultura all’estero, dirigendo successivamente quelli di Vancouver (2007– settembre 2012), Chicago (settembre 2015–agosto 2019), Praga (settembre 2019–settembre 2022) e, dall’ottobre 2023, San Francisco.
Accanto all’impegno diplomatico, ha coltivato l’attività di ricerca, pubblicando articoli sul teatro greco – in particolare su Eschilo – e sulla poesia alessandrina in riviste italiane di filologia classica, a testimonianza di un profilo che unisce rigore accademico e passione per la diffusione della cultura italiana nel mondo.